Nel 2024, l'e-commerce brasiliano è cresciuto del 10,5% rispetto all'anno precedente, totalizzando R$ 204,3 miliardi raccolti. Complessivamente, il numero di acquirenti online nel paese ha raggiunto 91,3 milioni, secondo i dati dell'Associazione Brasiliana del Commercio Elettronico (ABComm). Questo scenario ci mostra che le vendite online sono un mercato in espansione, dove ci sono opportunità di crescita nei più svariati settori. Tuttavia, l'adozione della strategia sbagliata può compromettere i risultati delle vendite tramite e-commerce. Hygor Roque, Direttore di Marchi e Partnership di Uappi, azienda specializzata in e-commerce, spiega quali sono i principali errori commessi dalle aziende e come evitarli.
Principali errori nell'e-commerce
Una ricerca del Baymard Institute indica che il tasso medio di abbandono del carrello nel commercio elettronico è del 69,57%, con i motivi principali che includono costi aggiuntivi elevati (49%), la necessità di creare un account (24%) e un checkout complesso (18%). Verifica i principali fattori che possono frustrate la strategia di vendita online, secondo Roque.
Trattare il sito web come un canale di vendita parallelo:Questo è l'errore più comune tra le aziende. "Molte considerano l'e-commerce come un canale parallelo e non come un vero business, il che porta a fallimenti strategici, come la mancanza di investimenti nel traffico, poca attenzione all'esperienza dell'utente e l'assenza di una chiara posizione del marchio," dettaglia.
Tecnologia sbagliata:Quando effettuano l'investimento, alcune aziende optano per piattaforme più economiche, che alla fine risultano costose nel medio termine: "Finiscono per essere limitate e richiedere decine di integrazioni aggiuntive, aumentando il costo reale dell'operazione", valuta Hygor.
Mancanza di investimento da parte del pubblico:molte marche costruiscono un percorso digitale completamente dipendente dai media a pagamento, senza investire in pubblico e ricorrenza, il che indebolisce il business e lo rende poco sostenibile. "La verità è che vendere online richiede un approccio professionale, con una strategia di acquisizione clienti, una struttura ben pianificata e un'esperienza di acquisto efficiente. Chi ignora questi fattori finisce per trasformare l'e-commerce in un problema, e non in una soluzione per la crescita del marchio", conclude l'esperto.
Nascondi costi aggiuntivi:questa è la principale ragione dell'abbandono del carrello. I costi extra imprevisti, come spese di spedizione elevate o tasse aggiuntive, devono essere presenti fin dall'inizio del percorso del consumatore. "L'ideale è essere trasparenti fin dall'inizio, indicando il costo totale sulla pagina del prodotto o offrendo una simulazione delle spese di spedizione prima del checkout", aggiunge Hygor.
È necessario creare un account per acquistare:Questo allontana molti consumatori. Il checkout deve essere rapido e fluido. "Considera di offrire l'opzione di checkout come ospite, questo può migliorare significativamente la conversione", spiega. Inoltre, rendere il processo di pagamento più difficile può anche portare all'abbandono del carrello. "Semplificare i moduli, ridurre il numero di campi obbligatori e offrire molteplici opzioni di pagamento sono modi efficaci per invertire questa situazione", valuta l'esperto.
Mancanza di informazioni ben preparate sul prodotto"Il consumatore online non può toccare il prodotto, provarlo o fare domande al venditore al momento dell'acquisto. Tutto ciò che ha per prendere la sua decisione sono le descrizioni e le immagini del sito. Se queste informazioni sono vaghe, generiche o incomplete, la possibilità di abbandono aumenta considerevolmente", spiega. È importante investire in descrizioni dettagliate, che rispondano ai dubbi più comuni dei clienti e mettano in evidenza i punti di forza del prodotto. Le immagini devono essere di alta qualità e presentare il prodotto da diverse angolazioni. Se possibile, includere video. Nella parte descrittiva, l'azienda deve fornire tutte le informazioni tecniche rilevanti. "Più informazioni fornirà il marchio, meno obiezioni avrà il consumatore e maggiore sarà la conversione", conclude.
Valutazioni da fare prima di investire nell'e-commerce
Nonostante la maggior parte delle aziende sia orientata all'espansione del business attraverso la vendita online, non tutte le imprese sono pronte a fare questo passo. Prima di lanciare un e-commerce, è importante valutare se c'è domanda per questo acquisto online di prodotti del marchio, se l'azienda ha la struttura per gestire la logistica di magazzino e il servizio in tempo reale, oltre a valutare il margine di profitto residuo nel caso sia necessario effettuare investimenti per la vendita tramite e-commerce. Anche analizzando tutti questi punti, dopo aver iniziato, molte aziende commettono errori che possono compromettere i risultati e la redditività, se non sono ben calcolati.