Le modifiche introdotte dalla riforma fiscale richiedono che le aziende brasiliane si adattino a un nuovo scenario fiscale. Per misurare il livello di preparazione del settore aziendale, la ROIT, azienda specializzata in tecnologia e intelligenza artificiale per la gestione fiscale, ha sviluppato e sta presentando al mercato il Rating della Riforma Fiscale. E i primi risultati accendono il segnale di allerta: l'85% delle organizzazioni è stato classificato con un livello di rischio elevato, indicando che sono impreparate alle esigenze della riforma. L'analisi ha coinvolto dati e informazioni di quasi 1.000 aziende, in modo anonimo.
La riforma fiscale è stata regolamentata lo scorso gennaio. Inizia a entrare in vigore nel 2026, in modo graduale. Fino al 2033, tutte le modifiche dovranno essere implementate. Fino ad allora, le aziende devono essere in grado non solo di operare in uno scenario di nuove regole, ma soprattutto di attraversare questo periodo di transizione. Infine, nei prossimi otto anni, il vecchio e il nuovo modello saranno in vigore contemporaneamente.
Pertanto, di fronte a questa intricata rete di regolamenti, la tecnologia diventa indispensabile per le aziende per valutare la propria conformità. Con la proposta di offrire un panorama più chiaro delle sfide e delle opportunità portate dalla riforma, l'indice calcolato dal Rating della Riforma Fiscale può diventare un indicatore strategico per la pianificazione finanziaria e la presa di decisioni nel settore privato, essenziale, quindi, per i dirigenti in ruoli di CEO, CFO o Head di TAX, sottolinea il fiscalista Lucas Ribeiro, CEO di ROIT.

Il Rating della Riforma Fiscale ha il potenziale di configurarsi come un KPI (Indicatore Chiave di Prestazione), con una rilevanza simile ad altri indicatori come la valutazione (valore dell'azienda), NPS (livello di soddisfazione e fidelizzazione del cliente) o EBITDA (risultati dell'organizzazione). In questo modo, la metodologia si configura come un benchmark strategico», valuta Ribeiro.
L'indice si basa su quattro principali gruppi di fattori: Strategici, Operativi, Tecnologici e Umani. Utilizzando dati del Sistema Pubblico di Scritturazione Digitale (Sped), documenti fiscali e simulazioni di scenari fiscali, il sistema incrocia informazioni in tempo reale e applica intelligenza artificiale per identificare colli di bottiglia, opportunità e rischi per ogni azienda, integrando un'analisi dettagliata di processi e sistemi.
Alla fine, le aziende ricevono un punteggio e una categorizzazione. Secondo il CEO di ROIT, sono le seguenti:
A++Completamente pronta per la riforma, con processi iperautomatizzati, calcoli validati e allineamento strategico completo.
A+:Forte conformità ai requisiti della riforma, con aggiustamenti pendenti di processi e tecnologia.
APreparazione solida, ma ancora vulnerabile a questioni puntuali, come la mancanza di sistemi integrati e processi manuali.
B+:Capacità intermedia, con rischi operativi moderati e necessità di aggiustamenti nel controllo finanziario e fiscale.
Secondo Lucas Ribeiro, in un ambiente di cambiamenti così profondi come quello portato dalla riforma fiscale, la mancanza di preparazione può essere fatale. Le aziende impreparate rischiano di subire aumenti dei costi, perdita di competitività e persino multe. Il Rating della Riforma Fiscale è una guida strategica. Indica dove si trova l'azienda e fornisce chiarezza riguardo ai passaggi necessari per raggiungere la conformità e persino ottenere vantaggi competitivi», ribadisce.
L'esperto afferma che, tra i principali vantaggi, c'è il fatto che il rating offre prevedibilità, aiutando le aziende a anticipare gli impatti della riforma ed evitare sorprese finanziarie; supporta la presa di decisioni strategiche, offrendo approfondimenti basati sui dati per la rinegoziazione dei contratti, la formazione dei prezzi e la gestione fiscale; e garantisce una differenziazione sul mercato: le aziende con un punteggio elevato nel rating dimostrano maturità e responsabilità, il che può rappresentare un vantaggio competitivo.
"Quello che stiamo offrendo con il Rating è la possibilità per le aziende di passare da spettatrici a protagoniste della Riforma Fiscale. Chi domina i dati detta le regole", sottolinea Ribeiro.
Come come aderire al Rating della Riforma Fiscale?
La metodologia è già disponibile in una versione iniziale e gratuita, con una "Autovalutazione" composta da più di 35 domande, che coinvolgono i quattro fattori chiave del Rating.
In questa fase, è già possibile identificare i livelli di rischio di un'azienda rispetto alle nuove norme fiscali. L'analisi è dettagliata, con raccomandazioni pratiche e personalizzate per migliorare le prestazioni nell'indice.
Dopo questa fase, è possibile procedere con l'assunzione, e le aziende possono accedere ai primi rapporti in pochi giorni. Per Lucas, "l'orologio sta correndo, e il 2025 sarà l'anno decisivo. Chi inizia ora sarà avanti rispetto alle supposizioni di mercato, dettate da fornitori, clienti e, naturalmente, concorrenti."