Ricerca condotta da IntelliGente Consult rivela l'impatto dell'intelligenza artificiale (IA) sulle organizzazioni. Tra i dati raccolti nel sondaggio dell'azienda di consulenza e mentoring specializzata in strategie, programmi e progetti aziendali, il 57% dei rispondenti afferma che dall'uso dell'IA non ci sono stati cambiamenti nelle loro attività, il che dimostra che anche di fronte a tutta la trasformazione tecnologica, il capitale umano rimane di fondamentale importanza per lo sviluppo degli affari. Lo studio, il cui profilo maggioritario dei partecipanti è composto da professionisti con buone qualifiche, che lavorano in aziende consolidate sul mercato, evidenzia anche che non ci sono registrazioni di licenziamenti con l'implementazione dell'IA.
L'indagine di IntelliGente Consult mostra inoltre che il 37% degli intervistati afferma che dopo aver utilizzato strumenti di intelligenza artificiale, i propri compiti hanno avuto "altre implicazioni" e il 7% ha iniziato ad assumere un altro ruolo.
"La maggior parte dei rispondenti al sondaggio non ha osservato un impatto negativo sulle proprie attività dall'uso dell'IA", afferma Fernanda Toledo, CEO di IntelliGente Consult. Secondo l'esecutivo, indicando l'uso di strumenti di intelligenza artificiale, i professionisti hanno elencato benefici nell'esecuzione dei lavori, "che includono evolvere da compiti operativi a attività più strategiche e analitiche".
Lungi dall'essere un concetto futuristico, l'intelligenza artificiale ha rimodellato il mercato del lavoro a ritmo accelerato. Sebbene nella ricerca IntelliGente Consult non ci siano indicazioni di licenziamenti a causa dell'uso di strumenti di IA, alcune attività e funzioni stanno attraversando grandi trasformazioni. Un esempio si trova nel settore dell'assistenza clienti, dominato da chatbot e assistenti virtuali alimentati dall'IA, osserva Aline Oliveira, socia-direttrice di Intelligente Consult. Casse al dettaglio, funzioni analitiche di base, applicate a finanze semplici e report, fanno parte di questa lista.
La percezione che le grandi aziende siano più aderenti all'IA non si conferma nel rapporto annuale "State of Sales and Marketing Report 2023/2024" realizzato da Pipedrive. Secondo il sondaggio, il 42% delle piccole imprese (fino a 10 dipendenti) utilizza l'IA, rispetto al 37% delle imprese medie (da 11 a 100 dipendenti) e al 23% delle grandi imprese (oltre 100 dipendenti).
Un altro studio "IA nelle micro, piccole e medie imprese: Tendenze, sfide e opportunità", questa volta pubblicato da Microsoft, indica che al vertice delle principali motivazioni delle PMI vi è il miglioramento del servizio e la soddisfazione del cliente. Allinearsi ai concorrenti, garantire efficienza, produttività e agilità, così come promuovere la creatività e il lavoro rilevante sono anche priorità.
L'indagine mostra inoltre che l'intelligenza artificiale contribuisce positivamente alla qualità del lavoro aziendale (91%), alla soddisfazione del cliente (90%) e alla motivazione e al coinvolgimento dei dipendenti (88%).
Nell'indagine Intelligente Consult, le dirigenti sottolineano l'importanza del capitale umano. È un fatto che le operazioni nei più diversi settori siano molto favorite dall'intelligenza artificiale. Tuttavia, lo sviluppo delle organizzazioni e il modo in cui sono riconosciute sul mercato sono ancora più efficaci quando il lavoro valorizza le persone in tutte le loro potenzialità», afferma Aline Oliveira.
Per quanto riguarda la disponibilità delle piccole e medie imprese a utilizzare l’IA, Fernanda Toledo sottolinea che è fondamentale che i manager “considerino sempre l’assunzione di uno strumento più economico, considerando che l’intelligenza artificiale applicata al business non si sviluppa da sola e dipende dall’analisi umana.
Le executive sottolineano anche il ruolo delle organizzazioni nella formazione e nella preparazione dei professionisti. "Solo con conoscenza e pieno sviluppo tecnico le persone avranno le condizioni di usare gli strumenti di IA a favore delle loro competenze e, di conseguenza, degli affari", dice il CEO.
Anche se è una risorsa sempre più utilizzata, secondo Aline Oliveira l'incorporazione dell'intelligenza artificiale è una sfida affrontata dalle PMI. "Per migliorare le performance degli affari, senza che ciò comporti una diminuzione dei posti di lavoro, l'assunzione di una consulenza che realizzi una pianificazione intelligente è strategica per queste aziende", dice.
Per le dirigenti di IntelliGente Consult, allo stesso modo in cui l'intelligenza artificiale apre opportunità per settori che richiedono decisioni complesse, i piccoli e medi imprenditori devono considerare l'intelligenza emotiva e le capacità creative. "Nessuna macchina può replicare queste caratteristiche, e comprendere le peculiarità applicate in ogni settore è fondamentale per la manutenzione e il futuro dell'azienda", conclude Fernanda Toledo.
