Mantenere le finanze dell'azienda sane ha le sue sfide, soprattutto quando è necessario considerare fattori esterni, come la condizione economica del paese. E per risolvere la situazione con i creditori, un'alternativa ai processi lunghi e burocratici può essere larecupero extragiudizialeprocedimento di negoziazione diretta tra azienda e creditore
Secondo il rapporto delOsservatorio Brasiliano del Recupero Extragiudiziale (OBRE), dalla consulenzaAzienda Biolchi, dal 2021 ad oggi (luglio 2024), sono stati identificati100 casi di recupero extragiudiziale in Brasile, e 157 dall'entrata in vigore della Legge 11.101/2005, il cui testo è stato modificato daLegge 14.112/2020in vigore a partire dal 2021. Un esempio recente è stato quello del recupero extragiudiziale delleCase Bahia, che nel 2024 ha ristrutturato un debito di 4,1 miliardi di R$ che aveva come creditori laBradescoe ilBanca del Brasile.
La recuperazione extragiudiziale, a differenza della recuperazione giudiziale, non prevede un intervento diretto del giudice. Attraverso un mediatore, che può essere la figura dell'avvocato che redigerà il documento, entrambe le parti (imprenditore e uno o più creditori) devono raggiungere un accordo per il pagamento del debito. La durata del processo è generalmente molto inferiore a quella di una procedura di concordato preventivo. È come spiega laavvocato aziendale Cristina Wadner, dall'ufficioCristina Wadner Avvocati Associati:
“Si tratta di un’alternativa molto più agile e meno complessa, perché nel caso del recupero giudiziale, il procedimento viene sottoposto a un giudice, che supervisionerà il piano di pagamento del debito, oltre a nominare un amministratore. E supponendo che siano coinvolti venti creditori, tutti hanno una scadenza per esprimersi nel procedimento. Pertanto, in alcuni casi, il recupero extragiudiziale può rivelarsi una soluzione più vantaggiosa per l’impresa”, spiega l’avvocato.
Questi casi, spiegaGuadagnare, coinvolgono aziende con debiti più puntuali e meno complesse. Tra i criteri delle aziende che soddisfano i requisiti fiscali, ci sono:
- Devi aver svolto attività imprenditoriale per più di due anni;
- Non avere una richiesta di recupero giudiziale pendente e non avere una richiesta di recupero giudiziale da due anni;
- Non deve aver dichiarato bancarotta;
- Non essere stato condannato o non avere come amministratore o socio controllore una persona condannata per reati di frode (atti fraudolenti).
Già secondo ilLegge 11.101/2005, le società pubbliche e le società ad economia mista non possono avviare una procedura di recupero stragiudiziale; istituzioni finanziarie pubbliche o private; unione di credito; consorzi, enti previdenziali complementari; società che gestisce un piano sanitario; compagnia assicurativa; società di capitalizzazione e altre entità simili.
“Ci sono poi i crediti che non possono essere oggetto di recupero stragiudiziale, che sono i crediti di lavoro, quelli derivanti da infortuni sul lavoro, i crediti d'imposta, i crediti derivanti da locazioni commerciali, i crediti da compravendita o promessa di immobili con clausola irrevocabile e i contratti di permuta. Questi sono i crediti esclusi. Se i criteri sono soddisfatti, l'azienda può procedere al recupero extragiudiziale", ricorda.Cristina Wadner.