Trasportatori collegati agli e-commerce stanno affrontando un'ondata senza precedenti di tentativi di truffa su internet da parte di cybercriminali che si appropriano dell'immagine delle aziende per richiedere pagamenti indebiti di tasse aggiuntive, effettuare vendite inesistenti e indirizzare gli utenti verso link insicuri.
Nelle azioni, i criminali utilizzano e-mail, messaggi di testo tramite WhatsApp, i social network e siti falsi per ingannare i consumatori, simulando comunicazioni ufficiali delle aziende, anche con l'uso improprio del logo del trasportatore.
Attraverso email o messaggi di testo che si spacciano per ufficiali, i criminali praticano il phishing, chiedendo all'utente di scaricare o accedere a un link, per rubare dati o addirittura far pagare tasse extra inesistenti relative alle consegne di pacchi, spiega Bruno Tortorello, CEO di Jadlog Logistica, una delle più grandi società di trasporto di carichi frazionati e e-commerce del Paese.
In un'altra modalità, i cybercriminali creano annunci di aste virtuali di smartphone o altri dispositivi elettronici a prezzi accessibili, presumibilmente promossi dai corrieri su pagine di mezzi di comunicazione, per dare credibilità alla truffa.
Offerte di lavoro inesistenti, siti clonati che offrono presunti servizi della compagnia di trasporti e falsi contratti inviati tramite applicazioni di messaggistica per arricchire le flotte sono anche altri modi in cui i truffatori cercano di sottrarre denaro o rubare dati agli utenti.
I truffatori hanno creato sui social network domini falsi con il nome e il logo di Jadlog, ad esempio, in truffe più vecchie, per offrire falsi posti di lavoro e richiedere pagamenti affinché il candidato partecipi al processo di selezione, racconta Alexandro Strack, Direttore IT e DPO (Responsabile della Protezione dei Dati) di Jadlog.
Di fronte alle numerose pratiche fraudolente, Jadlog ribadisce che non richiede pagamenti tramite WhatsApp, email o social network, né effettua vendite dirette né addebita tariffe aggiuntive tramite canali non ufficiali. Inoltre, ribadisce che tutte le comunicazioni ufficiali dell'azienda sono effettuate esclusivamente attraverso i canali istituzionali ufficiali sul sito webjadlog.com.br, su Instagram @jadlog.oficial, Facebook @jadlogoficial, Linkedin @jadloglogistica. Questo vale per altre compagnie di trasporto e diverse aziende del mercato e le persone devono essere attente a non essere ingannate dai criminali, sempre più audaci", aggiunge Strack.
Internamente, l'azienda sta verificando i fatti e le denunce inviate dai clienti, con l'obiettivo di individuare l'origine delle truffe e identificare i truffatori. La Jadlog ha notificato la Polizia Civile di San Paolo di questi crimini e continua a collaborare alle indagini. Parallelamente, ha diffuso avvisi di frode sui canali ufficiali con l'obiettivo di proteggere clienti e partner.