In Brasile, dove il mercato del marketing cresce a tassi a doppia cifra, chi scommette su soluzioni generiche, in pratica, sta firmando la propria condanna all'irrilevanza. Il dado è chiaro: secondo uno studio della FGV, in collaborazione con Hotmart, il settore ha registrato un aumento del 30% nel numero di posti di lavoro legati alla cosiddetta Creator Economy nell'ultimo anno, un movimento irreversibile che ha rivoluzionato il panorama del marketing e richiede nuove strategie da parte di chi vuole costruire un marchio con un impatto reale.
La crescente presenza della Creator Economy, ecosistema economico formato da creatori di contenuti, che muove migliaia di posti di lavoro e opportunità in Brasile, mostra che i marchi che si connettono in modo genuino e strategico con il loro pubblico, utilizzando canali digitali e contenuti rilevanti, hanno molte più possibilità di distinguersi e costruire relazioni durature.
Ma, mentre questa nuova economia fiorisce, nel mercato rimangono le "ricette pronte" vendute da falsi guru, scorciatoie seducenti che promettono successo istantaneo, ma che quasi sempre finiscono in frustrazione.
La costruzione del marchio non si fa con modelli predefiniti né con formule miracolose. Il marchio si costruisce con strategia, scopo e coerenza, afferma Leonardo Escorsim, esperto di Marketing di Turbo, agenzia con quasi 30 anni di esperienza, che trasforma idee in strategie solide per aziende che hanno capito che sopravvivere non basta: bisogna lasciare il segno.
Per Escorsim, la sfida va oltre l'estetica. Creare un marchio forte riguarda scopo, posizionamento, cultura, esperienza del cliente... È creare un'identità così autentica che diventa impossibile da ignorare, spiega.
E, a questo punto, egli lancia un avvertimento: l'espansione meteoritica della Creator Economy, che oggi coinvolge circa 2 milioni di creatori di contenuti attivi in Brasile, secondo un'indagine di Influency.me, ha intensificato la competizione e reso indispensabile che i marchi sappiano connettersi in modo autentico con i loro pubblici. "Ogni cliente è unico, e ogni soluzione deve esserlo anche. L'errore sta nel credere che esista un modello universale", ribadisce.
Lo scenario è di velocità: tra marzo 2024 e marzo 2025, il Brasile ha visto una crescita del 67% nel numero di creatori attivi. Il riflesso? I marchi che non si adattano rapidamente restano indietro. Il marketing di oggi riguarda comprendere profondamente chi si vuole raggiungere e come generare rilevanza. Non c'è più spazio per strategie superficiali, sottolinea Escorsim.
Turbo scommette proprio su questo: un marketing che sfugge al generico, che diagnostica con precisione e disegna strategie su misura. Per chi desidera distinguersi in un mercato iperconnesso e rumoroso, la strada è chiara: non esistono scorciatoie. C'è lavoro.
Il nostro ruolo è evitare che i nostri clienti cadano nelle trappole dell'immediatezza e aiutare a costruire marchi legittimi, forti e duraturi", conclude Escorsim.