A Gi Group Holding, multinazionale specializzata in soluzioni per le risorse umane, avverte i candidati sui frodi digitali nei processi di reclutamento in Brasile. L'azione nasce in risposta alla crescita di truffe comephishing, truffatori di WhatsAppe false opportunità che promettono "guadagni rapidi", addebito di tasse o richiesta di dati bancari, approfittando della vulnerabilità emotiva di chi cerca un ricollocamento professionale.
In una truffa che sta circolando recentemente via WhatsApp, i criminali si spacciano per reclutatori dellaGi Group, offrendo posti di lavoro falsi e chiedendo ai candidati di seguire pagine su Instagram con la promessa di remunerazione.
L'azienda chiarisce chenon ha alcuna relazione con questi messaggie ribadisce che le sue opportunità legittime vengono divulgate solo attraverso canali ufficiali (sito, LinkedIn e social media verificati). Gi Group non chiede mai dati riservati, pagamenti o interazioni sui social media come parte dei processi di selezione, condannando fermamente queste pratiche fraudolente.
“Se ricevi messaggi sospetti,non condividere dati personali, blocca il numeroe denunci alle piattaforme. Per confermare le posizioni reali, consultare esclusivamente i canali ufficiali dell'azienda. La Gi Group sta adottando misure legali per combattere la truffa, e la consapevolezza è essenziale per evitare altre vittime", consiglia Cristiane Lopes Ichiyama, responsabile delle operazioni di Gi Group, unità di temporanei e effettivi di Gi Group Holding.
Con la migrazione dei processi di selezione al ambiente online, i criminali hanno utilizzato tecniche sempre più sofisticate per estorcere informazioni o risorse finanziarie. Secondo i dati diProtezione dei Dati Personali di Gi Group Holding Global, 1 su 3 personeè già stato oggetto di tentativi di frode tramite messaggi o email false, e solo55,5%sanno come agire in queste situazioni.
Le truffe sfruttano dall'ansia per le opportunità alla pressione finanziaria dei disoccupati. I criminali creano annunci allettanti – come offerte di lavoro con salari elevati e zero requisiti di esperienza – profili falsi sui social network e persino siti di agenzie fittizie, usando nomi simili a quelli di aziende reali per guadagnare credibilità, afferma Cristiane.
Tattiche comuni dei truffatori
- False offerte di lavoroOfferte pubblicate sui social media, WhatsApp o siti non ufficiali, con promesse irrealistiche (es.: "R$ 20 mila/mese per lavoro remoto senza qualifiche").
- Phishing via emailMessaggi con link malevoli o allegati contaminati damalware, mas masqueradas de convites para entrevistas.
- Riscossione di tasseRichiesta di importi per "garantire il posto" o "costi del processo di selezione".
- Falsificazione di identitàUtilizzo di loghi e domini email simili a quelli ufficiali.
Segnali di allerta e consigli per proteggersi
Per aiutare i candidati, la campagna evidenzia punti di attenzione e indicazioni essenziali:
- Il reclutamento non addebita mai commissioniDiffida di qualsiasi richiesta di pagamento, anche se piccola.
- Controlla l'aziendaCerca il nome dell'azienda sui motori di ricerca, verifica il sito ufficiale (dominio valido) e cerca recensioni su Reclame Aqui o LinkedIn.
- I dati sensibili sono vietatiNumero di CPF, conto bancario o passwordmaidevono essere condivisi nelle fasi iniziali.
- Link sospettiNon cliccare su URL lunghe o sconosciute. Controlla se le email ufficiali per i dominiutilizzati.