Per discutere il futuro del branding e indicare percorsi per le aziende nelle loro decisioni riguardo ai consumatori contemporanei, la consulenza di marca e esperienza Gad presenta la 5ª edizione del Gad’ Insights 2024: uno studio proprietario condotto annualmente dalla consulenza che analizza il comportamento dei marchi nell'ultimo anno e riporta questa analisi riassunta in dieci grandi insight
Intitolato “L'Era dell'Overbranding”, il report discute come i progressi tecnologici potenziano il consumatore finale e generano esperienze ultrapersonalizzate. Indica anche quali sono i confini tra pubblico e privato nella costruzione di una relazione sana tra marchi e persone
O Gad Insights, dalla sua prima edizione, nel 2020, ha presentato importanti riflessioni e raccomandazioni preliminari per il mercato. Negli ultimi cinque anni, ha fatto da bussola per indicare le costanti trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche e umane, e i rapidi cambi di rotta in diversi settori, sempre basato su nuovi concetti e casi globali che esemplificano ogni intuizione
Il report si è già approfondito in concetti come il “nuovo normale”, emerso durante la pandemia di Covid; è passato attraverso un nuovo Zeitgeist (spirito del tempo), nello studio del 2022, basato sulla polarizzazione, no storydoing e nella reputazione dei marchi; fino a discutere la relazione tra i "marchi intelligenti" e il pubblico ipermediale, multicanale e permanentemente connesso nel rapporto del 2023
In questa 5ª edizione di Gad Insights, il team di strategia della consulenza si è approfondito nel fenomeno del "Overbranding", un movimento che riflette la crescente "brandizzazione del mondo". In questo scenario, i marchi, spinte dagli avanzamenti tecnologici, cercano di espandere la loro presenza in tutti gli aspetti della vita quotidiana, dello spazio pubblico con il fenomeno dei "Naming Rights" alla privacy della casa, passando per momenti di svago e disconnessione
La ricerca analizza come questi cambiamenti impattano il rapporto tra marchi e consumatori, mettendo in discussione i limiti e le sfide del branding in un mondo sempre più diffidente e critico. Si approfondisce anche su come la società affronta l'avanzamento tecnologico, specialmente con l'Intelligenza Artificiale (IA), e come questo influisce sulla percezione dei marchi. Il rapporto si approfondisce anche su temi della cultura e dello sport, come il "Fenomeno K-pop" e il "Mondo delle scommesse"
"Il 'overbranding' mette il branding sul lettino". In questo contesto, Gad' Insights 2024 intende provocare riflessioni profonde sul futuro del branding, incentivando un approccio più consapevole e sostenibile alla costruzione di marchi. Lo studio propone nuovi percorsi affinché le imprese diventino 'ospiti' nella vita dei consumatori, anziché 'invasori', commenta Luciano Deos, CEO di Gad
Lo studio conclude che l'iperesposizione può portare a tre grandi conseguenze. Primo, i marchi stessi rischiano di perdere la loro identità se si diffondono eccessivamente. Secondo, i consumatori sono sempre più sovraccarichi, essendo costantemente bombardati da stimoli e inviti a interagire con i marchi. E, infine, la società nel suo complesso è impattata, con spazi pubblici e esperienze comunitarie sempre più mediate da marchi
Siamo in un momento cruciale per i marchi. Dobbiamo comprendere i limiti del branding e costruire connessioni più genuine e sostenibili con i nostri pubblici. L'eccesso, molte volte, può essere il più grande nemico di un marchio, conclude Luciano Deos
Di seguito, controlla i titoli degli insight che illustrano questo contenuto. Il materiale completo è disponibile sul sito del Gad. Collegamento: Collegamentohttps://www.gad.com.br/insights-2024/
- Diritti o torti di denominazione
- Sulla terra, nel cielo, nell'aria
- Condivisione della privacy
- Intrattenimento per gli acquirenti
- Allungare allungare allungare
- Il fenomeno K-pop
- Il mondo appartiene alle scommesse
- Iperstimolazione
- Marchio per bambini
- Marchio dell'atleta