Il mondo del lavoro sta cambiando, ma l'educazione aziendale sembra ancora ancorata al secolo scorso. Lezioni lunghe, corsi generici e piattaforme poco intuitive sono ancora la realtà della maggior parte delle aziende brasiliane. Il risultato? Mancanza di coinvolgimento, bassa ritenzione dei contenuti e team impreparati alle sfide reali della quotidianità.
È stata proprio questa frustrazione a spingere l'esecutivo Marcel Nobre a lasciare una carriera solida in grandi aziende come Citi, Ambev, Arcor, BRF e Heinz per fondare BetaLab, una edtech brasiliana che sta rivoluzionando il mercato combinando intelligenza artificiale, neuroscienze e formati innovativi di insegnamento, come TikTok Learning. In poco più di due anni, la startup ha già formato più di 10.000 professionisti di grandi aziende.
La logica dell'educazione aziendale attuale non funziona. Le aziende chiedono innovazione e produttività, ma offrono formazione che nessuno riesce a guardare fino in fondo. Non serve inseguire la tecnologia se le persone non hanno preparazione mentale e repertorio per usarla. Senza educazione, la tecnologia diventa spreco», spiega Marcel.
L'IA non è il futuro, è il presente
Per il fondatore di BetaLab, la trasformazione digitale che le aziende tanto predicano non avviene senza uno shock educativo. Secondo lui, l'uso dell'intelligenza artificiale nelle aziende sta appena iniziando e, spesso, inizia nel modo sbagliato: "La prima ondata di adozione dell'IA è puro hype. Le aziende implementano strumenti senza uno scopo, solo per sembrare innovative. Ma il vero impatto si verifica quando le persone capiscono come usare questa tecnologia per risolvere problemi reali."
La BetaLab lavora con percorsi personalizzati per ogni azienda, collegando neuroscienza e apprendimento pratico. Inoltre, si punta su formati brevi, ispirati alla logica di consumo dei video di TikTok, per rendere l'apprendimento accessibile, flessibile e applicabile nella quotidianità dei team.
Fine della carriera tradizionale
Un altro argomento che Marcel non teme di discutere è la fine del modello tradizionale di carriera. Per lui, il futuro del lavoro sarà decentralizzato, con professionisti che lavorano su diversi progetti contemporaneamente, e le aziende dovranno adattarsi a questo nuovo scenario.
Questo modello di lavoro fisso, dalle 9 alle 18, legato a una posizione, non ha più senso per la nuova generazione. Le persone preferiranno costruire repertorio, muoversi tra diversi business e impegnarsi in progetti che abbiano senso. Chi insisterà su strutture rigide perderà talenti, avverte.
Più che educazione: trasformazione
Oltre alle consulenze e ai progetti educativi, Marcel porta questo dibattito anche in conferenze e eventi, sfidando dirigenti e manager a ripensare il modo in cui formano i loro team. Per lui, non si tratta solo di innovazione, ma di sopravvivenza: "Le imprese che non saranno più equilibrate, sostenibili e incentrate sullo sviluppo umano scompariranno. La trasformazione non è un'opzione, è un'urgenza."