Frodi commesse mediante l'uso difalsi profondiancora non dispongono di una giurisprudenza modellata e raffinata nei tribunali brasiliani. Negli ultimi mesi, il tema delle modifiche di video e foto con l'ausilio dell'intelligenza artificiale (IA) ha ottenuto molta attenzione nei media. Tuttavia, poiché la tecnologia che consente le modifiche è relativamente recente, gli aspetti giuridici relativi all'argomento stanno ancora venendo compresi gradualmente dai tribunali.
Nonostante l'assenza di giurisprudenza specifica, ci sono alcune regolamentazioni dell'ordinamento giuridico nazionale che possono essere utilizzate come base. Nella Costituzione Federale del 1988, il diritto alla privacy e all'immagine è garantito. Nell'articolo 5°, comma X, è scritto che «sono inviolabili l'intimità, la vita privata, l'onore e l'immagine delle persone, assicurato il diritto a un risarcimento per il danno materiale o morale derivante dalla loro violazione».
Il Codice Civile Brasiliano tratta anche di temi correlati, offrendo una base per la protezione dei diritti della personalità relativi all'onore e all'immagine. L'articolo 11 stabilisce che la legge garantisce la protezione della vita privata, dell'onore e dell'immagine. L'articolo 20 vieta l'esposizione o l'uso dell'immagine di qualcuno senza il suo permesso, nel caso in cui l'uso improprio colpisca la sua onorabilità, buona fama, rispetto o sia destinato a scopi commerciali.
Nel Codice Penale, sono tipificati i reati di calunnia, diffamazione e ingiuria, che sono anche comportamenti che colpiscono l'onore delle persone. La calunnia è definita come l'attribuzione falsa di un crimine a qualcuno. La diffamazione è indicata come l'attribuzione di un fatto offensivo alla reputazione di qualcuno. L'offesa è qualificata come l'offesa diretta alla dignità o al decoro di qualcuno.
Un'altra che può essere applicata è la Legge Generale sulla Protezione dei Dati Personali (LGPD), che è stata promulgata nel 2018 e è entrata in vigore nel 2020. Non tratta specificamente difalsi profondi, ma fornisce un quadro giuridico che può essere utilizzato per proteggere i dati personali in contesti che prevedono l'uso dell'intelligenza artificiale.
Nel suo articolo 5, il GDPR definisce cosa sono i dati personali. Nell'articolo 7, si afferma che il trattamento dei dati personali di solito richiede il consenso del titolare. N° 18, garantisce diritti di accesso e rettifica. Al n. 46, si richiede che le entità che trattano dati personali adottino misure di sicurezza per proteggerli. Tra gli articoli 52 e 54, sono trattate responsabilità e sanzioni relative a usi indebiti e accessi non autorizzati.
Pertanto, in uno scenario pratico, i casi difalso profondopossono essere segnalati all'Autorità Nazionale per la Protezione dei Dati (ANPD), richiedendo la rimozione del contenuto. In casi gravi, si può cercare il risarcimento dei danni tramite azione legale, sia da parte di persona fisica che giuridica.